Un recente studio condotto da Venture Development Corporation ha analizzato il crescente passaggio dai registratori a carta, i termoigrografi e gli psicrometri ai datalogger di elevata precisione, autoalimentati e dotati di una propria memoria non volatile.
La relazione ha osservato un tasso di crescita del 22,3% nel settore dei datalogger rispetto a un calo annuo del 5,1% negli acquisti di registratori a carta. Le applicazioni nelle quali è stato più frequente il passaggio all’utilizzo di datalogger collegati in rete sono stati il controllo di stabilità, la convalida termica, la taratura della temperatura e applicazioni di processo. Negli ospedali, nelle banche di stoccaggio di sangue e tessuti, nella produzione farmaceutica, di parti elettroniche critiche e nei laboratori di taratura, il sistema si ripaga entro il primo anno di funzionamento.
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