Fasinternational festeggia 40 anni di attività con risultati record. Nel corso degli ultimi anni è molto cresciuta nei settori cosmetico e nutraceutico e ora punta a diventare un punto di riferimento non solo per gli end user, ma anche per i costruttori di macchine.
Dal 1977 Fasinternational fornisce prodotti e servizi per garantire e implementare l’efficienza operativa di processi e la qualità dei prodotti. Le soluzioni proposte sono nel campo della misura di temperatura, umidità e di altre grandezze fisiche, con una gamma completa e flessibile di strumenti di processo e di laboratorio.
La società vanta numerose e significative installazioni di sensori e strumenti che operano, con affidabilità e precisione, nella misura, nel monitoraggio e nella supervisione dei processi di produzione e di laboratorio nell’industria, all’interno di settori che spaziano dal farmaceutico all’alimentare,dall’aeronautica al chimico, dalla termoelettrica ai trattamenti termici. Nel 2012 la società è entrata a far parte del gruppo CSV Life Science. Abbiamo incontrato Alessandra Ferrari, Direttore Commerciale di Fasinternational, per fare il punto sulle novità dell’azienda, che nel 2017 ha compiuto i suoi primi 40 anni di attività, e sui prossimi progetti.
ICF – Dott.ssa Ferrari, quali sono stati gli sviluppi più interessanti della vostra attività nell’ultimo periodo?
Quando siamo entrati nel gruppo CSV Life Science avevamo diverse idee da sviluppare, come quella di rafforzare la presenza nel mercato cosmetico e nutraceutico. La scelta si è rivelata corretta e abbiamo raccolto successi in questi settori che, nell’ultimo triennio, sono stati protagonisti di una crescita rilevante. In particolare, abbiamo colto molte opportunità nel mondo della nutraceutica, dove diversi clienti hanno realizzato nuovi reparti o stabilimenti. Continueremo a puntare molto su questo settore, visto che i risultati ci stanno dando ragione. Nel 2016 abbiamo superato i 3 milioni di euro di fatturato: si tratta del miglior risultato dei nostri 40 anni di storia. Anche i risultati del 2017 confermeranno il trend favorevole.
ICF – Quali fattori principali hanno consentito di raggiungere questi risultati?
Una delle ragioni che ci ha consentito di migliorare costantemente è stata quella di aver puntato su giovani preparati e motivati, che si sono subito sentiti parte del gruppo e hanno portato nuovi stimoli. L’ingresso nel gruppo CSV Life Science è stata inoltre una tappa decisiva. È vero che Fasinternational continua a essere percepita come un’azienda autonoma, con una sua ragione sociale ma, nel contempo, l’appartenenza a un gruppo in costante crescita nella proposta di soluzioni e servizi dedicati, soprattutto al settore farmaceutico, ha ulteriormente favorito la nostra affermazione.
ICF – Siete riusciti a evolvere e ad adeguarvi al cambiamento dei mercati…
Abbiamo lavorato molto sulla messa a punto dei business plan, individuando gli obiettivi strategici e migliorando l’organizzazione per perseguirli. Si è trattato di un approccio importante per evitare di adagiarsi sulle attività quotidiane e guardare solo al breve termine. In questa ottica, abbiamo rafforzato sia l’area commerciale sia l’attività di laboratorio. Recentemente abbiamo avviato l’iter di accreditamento per le misure di alto vuoto e intendiamo ottenere lo stesso risultato anche per le tarature Accredia
in campo: questo ci consentirà di eseguire tarature presso i clienti, rilasciando certificati e andando così incontro a una richiesta molto sentita da parte del mercato.
Nel nostro processo evolutivo ha giocato un ruolo chiave anche il marketing, attività in cui ho sempre creduto. Una novità che ha ottenuto riscontri notevoli è stata l’apertura del blog lifesciencenews.it, curato da Fasint e Faslab (un’altra società del Gruppo CSV) con il supporto di un’agenzia di comunicazione. Rappresenta un canale innovativo per affrontare temi che riguardano l’utilizzo delle soluzioni e dei servizi che proponiamo. Infine, continuiamo a partecipare a fiere ed eventi organizzati dai principali enti del settore, come ISPE, AFI e ASCCA.
ICF – È importante anche la visibilità dei marchi che distribuite…
Abbiamo il vantaggio di proporre sistemi che sanno rispondere alle sempre più alte richieste di tecnologia e di precisione da parte del mercato e che godono di un’ottima immagine. Anche le aziende che ci forniscono i prodotti che distribuiamo, infatti, hanno lavorato con successo nel marketing e nella comunicazione. Per esempio il nostro partner danese Ellab, molto noto nel settore alimentare, attualmente sta puntando ad accrescere la sua affermazione nel mondo pharma.
ICF – A quali altri aspetti avete dedicato particolare attenzione?
Un altro servizio che abbiamo intensificato è quello del noleggio. Può sembrare marginale, eppure questo servizio riesce a interpretare e sopperire ad esigenze che, talvolta, le aziende si trovano improvvisamente a dover affrontare.
Va considerato, inoltre, il vantaggio per il cliente di poter testare i sistemi e di acquisirli solo in un secondo tempo, una volta che si sono resi conti della loro efficacia o che iniziano ad averne un bisogno continuativo.
ICF – A livello organizzativo come sono strutturate Fasinternational e Faslab?
Entrambe le società sono seguite dallo stesso staff. Fasinternational propone i servizi di taratura tramite il laboratorio metrologico Accredia, i servizi di noleggio e la distribuzione dei sistemi per le convalide dei processi termici; Faslab, fondata 10 anni fa, propone invece soluzioni per il monitoraggio degli ambienti, produttivi o dedicati allo stoccaggio,
dove è necessario tenere sotto controllo i parametri ambientali.
ICF – In che modo si arriva alla soluzione tailor made?
Partendo dal sistema hardware fornito dal partner, mettiamo a punto la soluzione più adatta alla richiesta del cliente, sia nell’ambito delle convalide termiche sia del monitoraggio ambientale. Oltre che distributori di prodotti, ci proponiamo come veri e propri consulenti in grado di ascoltare e indirizzare l’utilizzatore verso un sistema ad hoc e chiavi in mano, che include le attività di messa in servizio e di training.
ICF – Come giudica la vostra partecipazione all’edizione 2017 del Simposio AFI?
Quest’anno l’evento di Rimini ha proposto una formula in parte rinnovata, a partire dalla disposizione degli stand, che personalmente ho apprezzato molto. Resto convinta che il tempo dedicato al Simposio sia ben investito. È un’occasione che consente di entrare in contatto con clienti, o potenziali tali, in un’atmosfera differente rispetto agli incontri in azienda, in genere più formali e compressi dal poco tempo a disposizione e dalle incombenze dell’ufficio. Il Simposio offre un ambiente più rilassato, adatto a stimolare la conoscenza reciproca, che talvolta può sfociare in un proficuo scambio di informazioni o in un’opportunità di partnership. Credo inoltre che il connubio tra convegni ed esposizione, in un luogo raccolto e quindi senza le dispersioni della grande fiera, continui a rappresentare un’interazione efficace e costruttiva.
ICF – Per concludere, quali sono le priorità che vanno assolutamente rispettate in questa fase?
Direi che è determinante mantenere ottime relazioni con i clienti e i fornitori strategici. Fra i primi stanno emergendo, per la nostra attività, i costruttori di macchine, che vivono dinamiche diverse dall’utente finale e necessitano così di un approccio specifico. Nostro compito è renderli consapevoli di come alcune soluzioni che proponiamo possono essere applicate con ottimi risultati presso le loro tecnologie. La recente crescita dei costruttori di macchine nell’ambito dei nostri clienti è segno che stiamo percorrendo la strada giusta.