Un compito non così semplice…
Può sembrare piuttosto semplice eseguire la taratura tramite confronto dei sensori con sensori di riferimento, ma ad un esame più attento, ci si accorge che ci sono molte cose che potrebbero andare storte. In tal caso si otterrebbero risultati falsati che comprometterebbero i tuoi sforzi di calibrazione o, peggio ancora, la tua produzione.
I fornetti di taratura a secco oggigiorno sono tecnologicamente avanzati e sono preferibili alla maggior parte delle altre alternative per la taratura, a condizione che siano gestiti secondo le migliori pratiche. Diamo di seguito le informazioni necessarie per evitare di incorrere nei problemi più elementari e per superare la maggior parte delle sfide associate all’uso dei fornetti a secco.
→ Una buona omogeneità e stabilità della temperatura sono fondamentali
per i fornetti a secco, poiché i sensori sottoposti al test possono variare le zone di misurazione. Un fornetto riscaldante progettato a doppia zona è la soluzione ideale per eliminare la necessità di isolare i sensori in fase di test, rendendo così possibile calibrare quasi ogni tipo di sensore diritto.
Il design è costituito da due zone separate, ciascuna con controllo attivo della temperatura.
→ Calibrazione dei sensori corti
Molti sensori diversi, adatti a soddisfare le diverse esigenze delle aziende, sono comunemente utilizzati negli impianti industriali, soprattutto nelle industrie alimentari e life science. Questi sensori, tuttavia, possono essere corti e fabbricati in forme non standard che possono rendere difficile la calibrazione. Come regola generale, un sensore deve essere completamente immerso nelle apparecchiature di calibrazione (almeno 15 volte il diametro del sensore per essere considerato accurato). A causa di ciò, la parte attiva del sensore deve trovarsi in una zona con temperatura omogenea. L’uso di bagni di taratura a liquido è un modo per aggirare questo problema, poiché i sensori sono completamente immersi nel liquido, garantendo così l’omogeneità della temperatura. Tuttavia, per calibrazioni “pure” che non contaminino i sensori con residui di olio, i calibratori a blocco secco con doppia zona sono preferibili. In alcuni casi possono essere utilizzati anche inserti speciali per ridurre o eliminare la dissipazione termica.
→ Utilizzo di inserti
Un problema comune che si incontra quando si lavora con i fornetti a secco è quello di non riuscire a soddisfare le specifiche di temperatura. Ciò è spesso dovuto al fatto che gli operatori non utilizzano l’inserto corretto, il che si traduce in un grande spreco di tempo. Pertanto, è essenziale seguire le linee guida riportate nei manuali d’uso.
Cose da fare quando si utilizzano gli inserti:
• Utilizzare sempre lo strumento di rimozione inserti;
• Assicurarsi che gli inserti vengano rimossi al termine della calibrazione, poiché potrebbero essere difficili da rimuovere se lasciati nel pozzetto;
• Adottare precauzioni e dispositivi di protezione adeguati per rimuovere gli inserti caldi o freddi
• Verificare che gli inserti e i sensori siano puliti e liberi da sporco e particelle prima dell’inserimento. Non eseguire questa operazione potrebbe causare l’inceppamento degli inserti, che sono progettati per adattarsi perfettamente al fine di massimizzare la conduttività termica;
• Lo sporco e gli accumuli di polvere devono essere puliti regolarmente da pozzetti e inserti utilizzando un panno o un detersivo.
Utilizzare sempre gli inserti corretti
Si consiglia sempre di utilizzare gli inserti forniti dal produttore dei fornetti a secco, in quanto presentano requisiti specifici che porteranno a prestazioni ottimali.
Cose da non fare quando si utilizzano gli inserti:
• Non forzare mai gli inserti nel pozzetto;
• Non permettere mai che oggetti o materiali estranei entrino nel pozzetto;
• Non tentare mai di ottimizzare le prestazioni utilizzando altri liquidi, in quanto ciò potrebbe rovinare i componenti;
• Non utilizzare mai inserti costruiti con metalli che non siano simili al blocco, a meno che il produttore non lo specifichi;
I principali errori…
– Utilizzo di inserti di altri fornetti a secco
– Utilizzo di inserti troppo piccoli
– Utilizzo di inserti fatti del materiale sbagliato
– Utilizzo di inserti con fori del sensore troppo corti
– Utilizzo di inserti senza tappo isolante
Molti errori e incertezze sono spesso legati alla procedura piuttosto che alle performance dei componenti del fornetto a secco.
È un fatto ben noto che la temperatura di solito cambia piuttosto lentamente e a causa della natura passiva del sistema ci vorrà un discreto lasso di tempo prima che ogni parte del sistema sia riuscita a stabilizzarsi alla stessa temperatura – raggiungendo così il suo equilibrio. La taratura richiede dunque tempo e non dovrebbe mai essere affrettata.