L’impiego dei datalogger di umidità e temperatura negli archivi cartacei

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Mantenere i valori corretti di temperatura e umidità è di fondamentale importanza per garantire la corretta conservazione dei documenti cartacei negli archivi, storici o aziendali. Eppure ancora oggi molti documenti sono conservati in faldoni riposti in sotterranei o magazzini dove non ci sono sensori di temperatura o umidità.

La norma UNI 10829:1999 stabilisce che che negli archivi la temperatura non deve superare il range compreso tra 13 °C e 18 °C con un margine di tolleranza di ±3 °C e l’umidità relativa deve assestarsi tra il 50 e il 60%. Per la conservazione di beni archivistici, inoltre, si fa riferimento al D.Lgs. 42/2004 relativo a documenti dichiarati di interesse storico, quindi sottoposti alla medesima tutela dei beni culturali, cui sono assimilati. Il decreto legislativo impone la tutela, la buona conservazione, la sicurezza. Il locale di conservazione va scelto in modo da ridurre al minimo il rischio di allagamento dal momento che un tale evento corromperebbe in modo irreversibile l’integrità dei documenti e, in generale l’incidenza dei fattori di degrado o danno.

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