Il legno allo stato fresco (detto verde) non è direttamente utilizzabile. Perché lo diventi è necessario il processo di essiccazione, che consiste nell’eliminare parte dell’acqua contenuta nel legno fino a raggiungere la cosiddetta umidità di impiego si può effettuare tramite: stagionatura naturale e essiccazione artificiale.
L’essiccazione naturale è svantaggiosa dal punto di vista economico e del risultato finale: può avvenire solo in determinati periodi dell’anno, richiede molto tempo e il risultato è soggetto all’influenza del luogo e delle modalità di accatastamento del legno sul terreno.
La stagionatura artificiale permette invece di accelerare il processo e, con i dovuti accorgimenti, non si corrono rischi per quanto riguarda la qualità del prodotto finale. Questa modalità di essiccazione del legno può avvenire sotto tettoia a ventilazione forzata, a temperatura superiore ai 100 °C, efficiente solo per sfogliati, tranciati, trucioli, scaglie e fibre di legno; per pre-essicazione; in cella a temperature inferiori ai 100 °C; a radiofrequenza.
Per raggiungere una stagionatura priva di difetti, è necessario un controllo della temperatura costante e preciso, da eseguire con gli strumenti adeguati. Gli strumenti di misura venduti da FASLAB sono una garanzia di qualità: scoprili sul sito www.faslab.it!